NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013 Oberfeldwebel (Maresciallo capo), PANZER-LEHR-DIVISION. BATTAGLIA DI SAINT LÔ (NORMANDIA),
ESTATE 1944 Elaborazione figurino WARRIORS,
scala 54 mm Novembre 2013. |
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La
divisione non ha scampo, NORMANDIA 1944 La
storia della Divisione
PANZER-LEHR fu segnata dagli scontri a fuoco tra i più drammatici e
intensi di tutta la campagna di NORMANDIA.. Pur se ben equipaggiata e formata da
valorosi soldati, fu costretta a dover difendere la prima linea dove gli
angloamericani poterono dominare grazie all’assoluta superiorità bellica. Le
uniformi in dotazione erano quelle già in uso per le divisioni corazzate:
giubbino con risvolti a chiusura laterale, pantalone
a tubo con chiusura a fondo gambale. Il colore delle mostrine era verde per
la fanteria e rosso per i reparti corazzati e di artiglieria. Sul
colore della loro uniforme non ci sono indicazioni specifiche. Visto il
periodo bellico, molto probabilmente era in tessuto tipo “feldgrau”
realizzato con tessuto di tipo “Ersatz”.
Essendo realizzato con un filato proveniente da diversi tessuti, il colore
poteva sensibilmente variare a seconda della mescola preparata: uniformi
nemiche (russe, italiane, ad esempio),
tessuti per uso civile, avanzi di lavorazioni per arredi e decori. Per
gli ufficiali e i sottufficiali erano in uso delle camicie di cotone o
flanella, se no maglie a collo alto sia di lana sia di cotone. L’elmetto M1943, più piccolo e meno largo,
era coperto da un telino con tessuto mimetico in uso all’HEER. Cinturoni buffetterie in cuoio nero,
scarponcini e ghette. Le
armi personali potevano essere le mitragliatrici MG42, fucili mitragliatori
tipo MP40 o STG 43/44 e in alcuni rari casi fucili mitragliatori requisiti in
altre campagne militari. Per ufficiali e sottufficiali la pistola di
ordinanza e la borsa porta documenti. Essendo un sottufficiale, WARRIORS l’ha
insignito di diverse decorazioni tra cui quella in oro per il combattimento corpo a corpo, il distintivo decorativo per i corpi
corazzati contro carro, la medaglia della campagna di RUSSIA (nota come “la medaglia di carne”). Il
nastrino sul risvolto indica che in passato il sottufficiale è stato decorato
con una croce di ferro di seconda classe. Il
figurino di base è prodotto dalla casa americana WARRIORS. Io ne ho
modificato solo la postura delle braccia e rimosso il porta caricatori per
MP40. La testa è quella originale, mentre le mani sono di produzione
XISTOREX-NEMROD. Nella mano destra vi ho messo una sigaretta realizzata con
un pezzetto di guaina di filo elettrico e poi dipinta di bianco. Vista l’altezza, questo pezzo rientra tra
quelli 54mm (1/32
come scala) e non nei classici 50mm (1/35
come scala). Non conviene, quindi, equipaggiarlo con materiale e armi in
scala 1/35 (tutta roba molto facile da
recuperare). La
scultura mi è piaciuta molto, anche se vi sono dei difetti che penalizzano
alcuni dettagli del figurino. La resina impiegata per il soggetto è di tipo
duro, facile da limare e tagliare ma meno da levigare dato
che tende a sfibrarsi; conviene usare carta abrasiva da 600 e 800 per
rifinire dove si è tagliato o limato; su questo soggetto non consiglio di
usare troppo le lime, restano delle piccole rigature che stucco e colore non
coprono. I pantaloni sono una delle parti più belle
del soggetto; a questi ho aggiunto le due patte per le tasche posteriori
visto che stranamente mancavano. Gli
scarponcini soffrono di vistosi schiacciamenti e sdoppiamenti di stampo che
ne rovinano la forma. Ho dovuto così dedicarci parecchio tempo per ripulirli
e dargli una forma più morbida. Ulteriore tempo l’ho
dedicato ai calzettoni che non avevano un rilievo uniforme; ho preferito
lisciarli completamente e rifare a pennello le coste della lana. Il viso
era molto ruvido e non ho potuto più di un tanto lisciarlo senza rischiare di
rovinarlo o di rovinare il soggolo dell’elmetto. La
base su cui l’ho posto è in legno delle dimensioni di 35mm x 35mm. L’ho
ricoperta con pasta per modellare (DAS,
così si chiama qui in ITALIA) e dopo vi ho incollato un muretto
realizzato partendo da un blocchetto di scagliola e inciso usando dei cutter
con lame di forma differente. L’erba é di tipo sintetico, il rampicante sul
muro è ricavato da spugna sintetica dipinta di verde e poi quando asciutta
tritata fine (esiste anche già prodotta
e destinata ai diorami per trenini e plastici in scale ridotte), i sassi
sono semplici pezzetti di pietrisco per asfalto mentre i fiori sono veri (raccolti in estate e conservati
gelosamente in una scatola ermetica). Piccolo dettaglio: vicino ai fiori vi ho
aggiunto una farfalla realizzata con due piccolissimi rombi di carta che poi
ho dipinto in rosso e blu con striature di bianco (la foto in fondo a sinistra, nel riquadro, mostra la farfalla dalle
minute dimensioni). A
completare la scena, ho aggiunto, sul muretto, una riproduzione in scala di
una mappa militare della NORMANDIA (potete
copiarne una da siti di storia militare o da WIKIPEDIA, ridurla di scala e
stamparla a colori). Nel
caso si volesse riprodurre i soldati della PANZER-LEHR, con un altro
prodotto, si può sempre puntare l’attenzione su questo set di figurini
prodotti da DRAGON. La
colorazione della giacca è con pieghe più scure nelle depressioni e il
massimo di luce sui rilievi. Il colore di base è un VERDE OLIVA + NERO. Per
schiarire questa miscela ho usato del GRIGIO e solo alla fine del BIANCO. I
pantaloni hanno meno contrasto ma le pieghe sono evidenziate con maggiore
distribuzione di colore chiaro. Il colore base è sempre il VERDE OLIVA con
del MARRONE CIOCCOLATO. Anche qui le sfumature chiare le ho ricavate solo con
del GRIGIO. In alcuni punti ho passato qualche lieve pennellata di VERDE
OLIVA + OCRA, giusto per dare qualche variante al tema e non rendere il
tessuto troppo spento. L’importante è ottenere tessuti diversi tra
pantalone e giacca, evitando così l’effetto monotono del soggetto. Per
le spalline del sottufficiale appartenente a un reparto corazzato, occorre
del NERO, del BIANCO e del ROSSO per realizzare il filetto indicante la
specialità di appartenenza (il mio
soggetto è integrato in un reparto di mezzi corazzati). |
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