Galleria 2° Conflitto mondiale
Documentazione 2°conflitto mondiale |
Il D-DAY, un conflitto in un giorno
Dopo
l'appassionante lettura dell'opera di AMBROSE, inevitabile la tentazione di
realizzare una scenetta che riproducesse il tenente SPAULDING impegnato nella
cattura di soldati nemici sul pendio di OMAHA BEACH. Non avevo in magazzino
(anche se ormai é più una vera e propria caserma gelosamente custodita in due
scatoloni) pezzi che facessero al caso. Ho una scatola di fanteria americana
prodotta da DRAGON, ma si tratta dei pezzi stampati a fine anni 90, non quelli di nuova generazione, che
sono poi gli stessi ma di maggior dettaglio e con foto-incisioni. Ho puntato la
mia attenzione su alcuni carristi in resina prodotti dalla HOBBY FUN. Due che
costituivano il set (5 pezzi in totale) li avevo impiegati per altri due lavori
(che presto, spero, pubblicherò). Il collage ha compreso gambe-busto + braccia
sia della medesima produzione che di altre marche + testa ed elmetto della
DRAGON + mani della HISTOREX. Le buffetterie sia americane sia tedesche provengono da diverse produzioni:
borraccia ROYAL MODEL, fucile DRAGON, giberne HOBBY FUN e DRAGON
Per il sodato tedesco meno lavoro di ricerca delle parti: il figurino è
dell'ANDREA MINIATURES (scultura del superlativo e sempre attuale JULIAN HULLIS),
le mani sono della HISTOREX mentre gli accessori sono della stessa produzione
DRAGON. Il bunker é stato totalmente auto costruito. Bene, fatta la spesa e
riempito il carrello mettiamoci al lavoro.
John SPAULDING
Partiamo dal figurino che rappresenterà
SPAULDING. L'ho vestito con pantaloni da carrista, cinturone di ordinanza
equipaggiato con tasca per due caricatori della COLT presente nella sua fodera
di ordinanza, una tasca con un kit di primo soccorso, borraccia, giubbotto da
carrista con sotto camicia di cotone, elmetto con rete mimetica, fucile M1. ho
montato con ciano-acrilico tutto ciò che potevo dipingere da incollato. Occorre
in questa fase controllare che la colla non abbia lasciato fessure o piccoli
vuoti che, in fase di colorazione, si evidenziano dando la sensazione di aver
avuto poca cura in fase di pulizia della resina. Quello che non ho incollato,
fucile e borraccia, va comunque inpernato e quindi forata la rispettiva sede nel
tronco e nel cinturone. Le mani vanno incollate provvedendo prima a creare gli
alloggi nelle maniche del giaccone, facendo molta attenzione a non rovinare i
polsini. A proposito delle pieghe realizzate dalla casa produttrice: queste sono
estremamente accentuate, a mio avviso personale un po' troppo!. La motivazione
probabilmente va ricercata nel fatto che i pezzi erano prodotti in un periodo in
cui le sfumature, tramite il colore, erano poco usuali ma si puntava di più sui
volumi stessi della scultura. Conferma di ciò viene dalla foto che veniva
fornita con la scatola. Se come me siete più inclini agli effetti pittorici,
converrà carteggiare abbondantemente ma sempre con la precauzione di non
deformare la naturalità dei panneggi.
Per la colorazione occorre lavorare in bilico
tra la realtà delle uniformi e la necessità di dare un valore aggiunto per la
parte strettamente artistica. Le uniformi americane non erano tra quelle più
belle come taglio e tipologia di colori. Le mimetiche furono di una sola
tipologia e utilizzate per un brevissimo periodo; i continui feriti da "fuoco
amico" erano causati dal fatto che molti confondevano quel tipo di uniforme con
quelle tedesche.
L'abbigliamento da campagna non aveva nulla di significativo, solo alcune
varianti nei colori dei pantaloni e della giubba corta. Pertanto ho immaginato
che SPAULDING indossasse una tenuta ricevuta in prestito da qualche commilitone
operativo nei carristi. Il giubbino si differenzia da quello della fanteria per
la cerniera lampo sul davanti e i manicotti ai polsini, la totale assenza di
bottoni esterni. Il colore era di base un kaki scuro tendente al terra. Queste
giacche però tendevano a sbiadire per effetto dell'esposizione al sole e
all'acqua marina. Si può dare una prima mano di colore terra a cui man mano
aggiungere un colore giallo sabbia (del tipo utilizzato per i mezzi tedeschi in
Africa). Si può creare i punti luce aggiungendo del bianco avorio oppure colore
"guscio d'uovo" (7 parti di bianco puro, 2 parti di terra, una di rosso
vermiglio). I polsini invece color terra con lavaggi in "marrone peperone" (8
parti di marrone scuro, 1 di rosso cardinale, 1 di nero).
I pantaloni di questo tipo, dopo lo sbarco ad ANZIO, furono prodotti nella versione salopette
e non, sia in cotone semplice che in panno o foderati con pelliccia sintetica; a
volte venivano modificati
eliminando la pettorina ma (il più delle volte) lasciando le bretelle. Nel 1943 ne venne
prodotta una serie anche in un colore verde oliva con tendenza al kaki. Si può
dare una prima mano di verde oliva in 3 parti con aggiunta di una parte di
marrone scuro. Si può schiarire con l'aggiunta di giallo primario. Le
buffetterie usando un marrone tipo quello usato per le uniformi inglesi che va
schiarito con del bianco "guscio d'uovo" e del giallo ocra. Gli
scarponcini BUCKLE BOOTS erano preferiti a quelli senza il giro caviglia,
possono essere dipinti sia scuri che in un cuoio marrone scuro (2 parti) con
l'aggiunta di rosso carminio (1 parte).
Soldato tedesco
catturato
Il soldato tedesco è stato sottoposto ad "un
ringiovanimento" dato che giaceva da diversi anni fasciato in semplice carta.
Qualche ammaccatura e mancanze di fusione sono state corrette a lima e stucco.
Le mani risentono degli anni e di una fusione che non é stata tra le migliori in
uscita dagli stampi madrileni dei fratelli ANDREA. Poco male, due mani HISTOREX
hanno risolto velocemente il difetto.
La giacca M1943 è stata prodotta per le WAFFEN SS ma é probabile che alcune
partite siano state fornite alle truppe OST provenienti dai vari fronti
contrapposti alle sovietiche. La mimetizzazione era di tipo puntiforme con
macchie di marrone scuro. La giacca, si suppone, sia stata comunque completata
con spalline da truppa di fanteria. La giacca si deve dipingere di un ocra scuro
mentre per le macchie occorre del marrone scuro (2 parti) con del nero (1
parte). Le singole macchie: verde, marrone nocciola, giallo deserto, nero e
cremisi. I pantaloni erano di varie provenienze (dipendeva dal tipo di tessuto e
dalla colorazione data in sede di filatura) ma si possono ricondurre al classico
"feldgrau". Per ottenerlo basta mescolare del verde oliva (4 parti) scuro con
del nocciola (1 parte) e poi schiarire con del bianco avorio, mai del kaki o
dell'ocra e tantomeno con del giallo.
La scena con il
bunker
La sezione del bunker l'ho realizzata partendo da un
blocchetto di gesso, ho aggiunto la feritoia ad oblò per l'aria e i pioli
metallici. Attorno tanta erba ricavata da foglie di asparagina. Una regola
importante dice che lo sfondo non deve essere maggiore, in dimensioni e qualità,
dei soggetti davanti altrimenti questi perdono di attrattiva agli occhi
dell'osservatore. Per questo la sezione deve essere leggermente fuori scala,
ovvero più piccola del dovuto. Appena un po', però.
Consiglio di utilizzare del gesso artistico, rende meglio ed è meno friabile
della scagliola. I segni delle assi di legno, per contenere la colata di
calcestruzzo, si ottengono successivamente con stucco TAMIYA PUTTY.
La feritoia circolare si ottiene con due rondelle di plasticard, i bulloni con
della plastica sciolta e poi pressata ancora calda su una lastra di metallo con
un foro di circa 1,5mm. La griglia tra le due rondelle è del semplice tulle da
bomboniere. I pioli possono essere ricavati da filo di ferro, di ottone o con
dei fermagli da ufficio. I sassi del semplice ghiaietto.
Bibliografia
- G. Rottman - R. Volstad " US Army combat equpiments 1910-1988". OSPREY MIL.
- P. Katcher "The US Army 1941-1945". OSPREY PUB.
- UNIFORMI E ARMI, n.58 del 1996. Ermanno Albertelli Editore.
- MILITARIA MAGAZINE, n.294 2010. Histoire & Collections. |
Soldati del "Grande Uno Rosso" prima della partenza; la foto
mostra alcuni dettagli molto importanti e significativi per la riproduzione delle
uniformi e degli equipaggiamenti. Nella foto a destra la fase del controllo dei
documenti. Soprattutto i soldati delle OST TRUPPEN tentarono di riutilizzare
documenti di altri soldati per essere imprigionati nei campi Alleati e
non poter essere rimandati all'est dai Sovietici.
(Conseil
Régional de Basse-Normandie/National Archives USA).
"Hey man! Who are You..."
Notare che i pantaloni sono di
due tipi di verde completamente diversi, proprio come era la realtà. I dettagli
devono essere curati, tanto più un soggetto è piccolo tanto più la loro
importanza risulta immediata anche all'occhio meno attento.
I singoli dettagli vanno curati
per completare al meglio il lavoro di trasformazione e pittura dei soggetti,
sulla borraccia dell'ufficiale americano devono essere dipinte le lettere "US",
mentre sul berretto del soldato deve esserci l'aquila e le cartucciere
devono avere i loro bottoni di chiusura... |