NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2010
BATTAGLIA DI CHERBOURG, Giugno 1944 |
Pittura e grafica | ||
Galleria 2° Conflitto mondiale |
L'idea prima
era quella di realizzare uno scorcio di bunker ma, da buon genovese, vorrei
tenerla da parte per giocarmela in una successiva realizzazione. Nei bunker di CHERBOURG,
come raccontato nel precedente articolo, l'aria era divenuta irrespirabile a
causa dell'intaso delle prese d'aria fuori uso. Quasi tutti quelli che vi si erano
rifugiati dovevano tenere con loro una maschera antigas. Preso questo
dettaglio, ho dotato due dei figurini di relativa maschera. Il servente di
artiglieria invece viene dalla periferia della città ed è quindi sprovvisto
della cinghia con attaccato il mitico barilotto tedesco. L'ufficiale ha la classica uniforme del 1936 che risulta prodotta in una sartoria privata. Per dare concretezza e verosimiglianza a ciò ho cercato di dettagliare le cuciture che erano tipiche di giacche e pantaloni realizzati in privato. Mi sono procurato diverse foto che ritraggono ufficiali nel periodo compreso tra il 40 e il 44. L'importante è che siano sempre ufficiali non sui campi di battaglia dove, il più delle volte, erano usate uniformi di servizio il cui taglio era molto modesto. Il soldato dei servizi di terra della Marina è realizzato quasi tutto con parti di serie della DRAGON. Ho sostituito ambedue le mani con parti VERLINDEN. Idem la testa. La plastica che DRAGON ha utilizzato fino a pochi anni fa era molto porosa e con diverse imperfezioni causate in sede di iniezione negli stampi. Occorre quindi fare un uso abbondante di carta smeriglia di varie granature (400-600 e anche 800). Al termine della fase d'incollaggio e pulizia occorrerà comunque un'abbondante stuccatura. Prima di iniziare la pittura ho preparato l'equipaggiamento che andrà dipinto e poi incollato separatamente. Molta attenzione in fase di pre-montaggio per il fucile del fante, ho più volte verificato che fosse alloggiabile nella mano sinistra e che s'infilasse perfettamente tra l'avambraccio destro e la coscia sempre destra. Il servente d'artiglieria è in resina, ha subito poche modifiche ma mi ha richiesto un grosso lavoro di pulizia della giacca. Molte pieghe erano sovrabbondanti e la posizione delle braccia è stata completata con una stuccatura voluminosa specie nella parte ascellare. Anche per questo soggetto le mani originali (molto brutte, per inciso) sono state sostituite con una coppia di produzione HISTOREX. I pantaloni avevano molti segni di sovra colata, unico modo per eliminarli è stato quello di stuccare prima e poi carteggiare con molta calma cercando di lavorare solo nei punti critici anche per evitare di far affiorare eventuali vuoti presenti nella resina.
Bibliografia
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