NISE, "work-shop" 2009 – 2021

FIAT ABARTH 1000 SPIDER SPORT

Pilota Tommy SPYCHIGER

Gara in salita di TIMMELSJOCH (AUSTRIA), 1963

1° classificato Classe Sport Prototipi 1000 cc

Modello di produzione per le edicole, scala 1/43

Dicembre 2020

 

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Piccola ma veloce

 Con l’arrivo nel 1959 di Mario COLUCCI, in ABARTH, si diede seguito a una serie di modelli basati su telai a tralicci e con il motore in posizione cosiddetta “entrobordo” in corrispondenza della trasmissione posteriore.

 Furono diversi i modelli così progettati, qualcuno vincente e qualcuno…

 Tra quelli vincenti si annovera la piccolissima 1000 Spider Sport del 1962.

 Le sue origini erano quelle di una vettura a telaio tubolare, carrozzeria in alluminio e motore di 1450 cc per una potenza media sopra i 140 cv.

 Nel 1963 fu abbandonato il motore da 1450cc e la vettura fu dotata di due possibili propulsori: uno da 1000 e uno da 2000cc.

 Si fece notare la versione da 1000cc (95cv a 8000g/m), spartana ma assolutamente ideale per le competizioni (montava 4 freni a disco e cambio a 4 marce più la retro). Arma vincente era il ridottissimo peso: solo 450 kg e una velocità massima intorno ai 220 km/h.

 

 La vettura ebbe un periodo agonistico felice e un discreto palmares prima di concludere la sua carriera nelle mani di piloti privati come il bolognese Vittorio VENTURI.

 

Gara in salita Trento – Bondone del 1964, Tommy Spychiger 1° nella classe fino a 1000cc (Copyright Hachette).

 

Il modello

 Essendo abbastanza fedele nella riproduzione in scala, il modellino della collana HACHETTE ha delle dimensioni che non permettono tante elaborazioni quante si possono immaginare a una prima occhiata.

 Fanaleria anteriore e posteriore restano quelle di serie, in particolare le posteriori che sono stampate in rilievo sulla scocca.

 Stessa sorte per il volante, avrei voluto sostituirlo con uno fotoinciso ma di così ridotto diametro non ne avevo disponibili. L’ho sverniciato e rifinito, dopo la colorazione ad acrilico l’ho verniciato con del “Clear” spray di TAMIYA.

 Purtroppo stessa sorte per il tergicristallo che risulta stampato sul parabrezza e che nel tentativo di rimuovere si rischia di rovinare il parabrezza quanto mai sottile e fragile di suo.

 I sedili li ho smontati e riverniciati dopo un trattamento estetico con lima e carta smeriglia; forse sono un po' più grandi del previsto ma la sostituzione con altri sarebbe stata cosa ardua.

 Leva del cambio, nuova realizzata con uno spillo e della colla vinilica.

 Piccola soddisfazione sono i due tubi di scarico che ho sostituito usando del tubetto in alluminio.

 Le decal sono una produzione artigianale di ottima qualità, non sempre disponibili su EBAY; vale però la pena dare loro la caccia per realizzare una versione con livrea racing di questa piccola quanto curiosa spider.

 

 

 

 

 

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