NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2009 - 2013 ALPINE
RENAULT A310 – 1800. |
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1975: ancora MONTE CARLO… Nel
1975 ALPINE RENAULT tenta ancora la sfida del RALLYE di MONTE CARLO.
L’avversario primo da battere era la LANCIA STRATOS, la quale disponeva del motore DINO FERRARI a 12 valvole e capace di
tirare fuori non meno di 240 cavalli. Nonostante l’impegno della scuderia
ufficiale francese, l’ALPINE A310 disponeva di un
motore 4 cilindri da 1800cc (la potenza
in cavalli non sono riuscito a identificarla), troppo poco per battere la
nascente vettura LANCIA ormai pronta a seminare il panico tra le altre
concorrenti. Il
materiale fotografico, relativo all’A310 in gara al rally monegasco, non è
molto (almeno in rete) per cui
l’elaborazione di un modello da edicole (produzione
ALTAYA) resta un tantino complessa. Per
quanto riguarda la livrea, bene o male, è stato possibile verificare cosa
mancava o cosa non era corretto; mentre per gl’interni
l’unico dettaglio verificabile, fotograficamente, é stato il colore delle
cinture di sicurezza. Il
modello l’ho acquistato a una mostra scambio qui in ITALIA, box e modello in
perfette condizioni. Si trattava di una distribuzione francese, per cui il
fascicolo allegato, che forse si sarebbe rivelato utile, era mancante. La foto ultima, nella colonna a fianco, vi
mostra il modello “aperto”. La verniciatura era buona, così come le
sponsorizzazioni realizzate con precisione. Gl’interni,
poi, erano semplici ma un’ottima base per l’elaborazione completa. Partendo proprio dagli interni, ecco cosa è
stato possibile elaborare. I sedili sono molto simili a quelli reali che
aveva la vettura, erano staccabili dal pianale e quindi lavorabili per
rifinirli. Mancava la paratia trasparente tra abitacolo e motore. Per
inserire il dettaglio, occorre tagliare il rollbar nella parte vicina al
motore e spostare i due montanti di almeno un millimetro verso il propulsore.
Le due parti, tagliate via, si possono ricostruire con due nuovi montanti
ottenuti da una sprue di plastica riscaldata e tirata “dolcemente” fino ad ottenere un tondino della sezione desiderata. La
paratia l’ho realizzata con del semplice acetato trasparente e fissato al
piano del motore con della colla bicomponenente. Ecco gl’interni originali… … e poi in fase di elaborazione.
Da notare il rollbar modificato per poter incollare
la paratia di acetato. Dalla parte del navigatore è stampato un
estintore mobile (solo una sezione
ovviamente) nuovamente riverniciato, colorate le staffe di fissaggio e
aggiunta una decal gialla con le istruzioni d’uso e identificative del
modello. Un secondo estintore, fisso, l’ho collocato dietro il sedile del
navigatore; questo l’ho auto costruito e poi dipinto in steel con tanto di
decal come per quello mobile. Prima di smontare il modello, avevo notato
che dal finestrino del pilota si poteva vedere la pedaliera (finestrino arricchito da un cristallo
appena accennato e realizzato in acetato). Allora ho deciso di
ricostruirne una tutta nuova. Con
del PLASTICARD sottile ho coperto quella stampata, poi vi ho aggiunto quella costruita
da me e realizzata con lamina di alluminio e filo elettrico. La nuova pedaliera,
dietro si intravede la lamina di PLASTICARD che
copre quella stampata. Il
resto dell’abitacolo è stato elaborato con tutto quello necessario per un auto da rally: cinture di sicurezza a quattro punti,
attacchi, leva cambio e colorazione generale. Un ulteriore
dettaglio che ho aggiunto sono le due maniglie per i finestrini, realizzate
con solo del filo di rame dipinto con steel. Il
pianale l’ho rifinito dalle varie eccedenze della plastica; ho elaborato lo
scarico con delle staffe di sostegno. Per
dare un tocco in più al modello, ho messo le ruote sterzate per quanto fosse
possibile rispetto allo spazio presente nel parafango. Le gomme scappano
facilmente dai cerchioni, le ho incollate con dell’ATTAK GEL. Il pianale è un po’
troppo liscio, sarebbe stato gradito almeno l’avantreno. Dettaglio del
cerchio e della gomma, notare la freccia dipinta a mano. Il
cruscotto originale era una decal con la strumentazione disposta esattamente
al contrario rispetto a quello reale. Mi è bastata una vecchia decal FDS per
riprodurre la corretta posizione dei vari strumenti. Il
volante l’ho sostituito di modo che fosse di tipo sportivo, mentre nel
modellino era stato montato quello per la versione stradale; con il volante
vi ho aggiunto le leve per frecce e abbaglianti. Se
guardate con attenzione la foto sotto, noterete la
solita rondella che serve per alzare la scocca rispetto al pianale; essendo i
cerchi e le gomme sovradimensionate, conviene staccarle dalla scocca giusto
per evitare che la vettura abbia un assetto più da pista che da sterrato. Il cruscotto e il
volante modificati La
fanaleria anteriore è molto bella e di dettaglio, per cui non ho ritenuto
necessaria la sostituzione. Solo per i fari supplementari ho dipinto tutte le
parabole con nero opaco e dello stesso colore anche la staffa di supporto di
plastica. Importante, infine, dipingere le frecce laterali anteriori. A
chiusura della griglia motore, posteriore, due ganci
cofano fotoincisi. Ultimo dettaglio elaborato è l’antenna
radio. Quella del modello non è il massimo ma per ottenerne una nuova sarà
sufficiente il solito pezzo di sprue riscaldato e teso fino ad ottenere un filo della sezione e della lunghezza
necessaria. La fanaleria
originale, solo ridipinta la parte cornici e parabile dei fari supplementari. |
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