NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2015

“THE PERSUADERS!” – “ATTENTI A QUEI DUE”

Le auto utilizzate nella serie televisiva degli Anni 70

Gennaio 2015, aggiornato Marzo 2016

“The Persuaders!”

Nel 1970 iniziarono le riprese della serie tv nota in Italia con il titolo “Attenti a quei due!”. Attori protagonisti erano Roger Moore e Tony Curtis. Voci mai confermate riportano che, tra le varie sceneggiature, era stata proposta quella per un episodio in Sicilia durante, appunto, la Targa Florio e in cui Lord Brett Sinclair si sarebbe cimentato nella grande corsa siciliana. L’idea fu accantonata, ma solo in parte, per ragioni logistiche e di budget.

 L’episodio che doveva vedere Lord Sinclair in veste di pilota fu poi girato in Inghilterra ma ambientato nella Fomula 1. Roger Moore, con la serie “Il Santo” aveva già recitato in Italia e proprio in Sicilia; non si trattava di un episodio della serie ma di un film, del 1969, il cui titolo originale era “Vendetta for the Saint” poi tradotto con il logorroico titolo “La Mafia lo chiamava il Santo ma era un castigo di Dio”.

 

Altri cinque episodi mai realizzati

Tony Williamson, uno dei padri delle sceneggiature della serie tv, rese noto che erano state già preparate cinque sceneggiature per la serie successiva: A Long Weekend, A Shooting War, A Girl Could Get Killed, Rendezvous and Invitation to a Funeral.

 

 

 

Scena indimenticabile quando, nel primo episodio, le due vetture giungono a Monte Carlo davanti all’Hotel de Paris.

 

Foto di scena,durante le riprese.

 

La versione in scala 1/36 prodotta dalla CORGI e comprendente un figurino di Sir Roger Moore.

 

 

 

A sinistra Sir Lew Grade (copyright sconosciuto), a destra il produttore e regista della serie Robert S. Baker abbracciato da Moore (copyright ITV/Rex Features ITV/Rex Features/ITV/Rex Features).

 

 

Ecco il video della sfida, in auto, tra i due protagonisti...

 

Il cartellone di uno dei film ricavati dall’unione di due episodi (comingsoon.it)

 

Riconoscete posto e vetture?

 

La vista del palazzo al numero 15 di Queen Anne’s Gate dove avrebbe abitato Lord Brett Sinclair

(Foto Isabella Mura, 2016)

 

L’ingresso del portone, nella serie tv, era quello sulla sinistra e fu indicato con il numero 53 al posto del vero civico che era il 15 (Foto Isabella Mura, 2016)

 

La statua della Regina Anna è a fianco del portone, rispetto a come appare nelle riprese del 1970 la statua oggi è decisamente più bianca e in ordine (Foto Isabella Mura, 2016)

 

Sreen shot tratto da un episodio della serie “The Persuaders”, la via non è praticamente cambiata dopo 45 anni.

 

Utilizzando una foto attuale, lo sfondo, e quella della vettura di Lord Sinclair nel ‘71, a sinistra ovviamente, si può per qualche secondo rivivere la magia della serie tv (Foto Isabella Mura, 2016)

 

 

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ASTON MARTIN DBS V6 e FERRARI DINO 246 GT

 L’esemplare di ASTON MARTIN DBS fu la vettura che Roger Moore ebbe in dotazione, per la serie televisiva “THE PERSUADERS!” nei 24 episodi prodotti.

 ASTON MARTIN WORKS SALE di NEWPORT PAGNELL, giunta alla quindicesima edizione nel 2014, ha messo all’asta la vettura originale e perfettamente restaurata.

La casa d’aste ha ricevuto offerte comprese fra le 350.000 e le 550.000 sterline.

 L’ASTON MARTIN protagonista di “THE PERSUADERS!”, serie che poteva contare su un budget considerevole rispetto alle altre serie tv di allora, fu costruita nel 1970 e fu scelta da MOORE in persona, che la vedeva particolarmente adatta al personaggio, dell’inglesissimo Lord Brett SINCLAIR, in cui doveva calarsi. A MOORE-SINCLAIR, a bordo della ASTON MARTIN, si affiancava CURTIS-WILDE con una FERRARI DINO 246 GT. Nota curiosa in merito alle riprese: MOORE non ha mai guidato la DINO 246 GT in nessuna delle puntate della serie mentre CURTIS prese il volante della DBS in un paio di episodi.

 I vertici ASTON MARTIN, contattati allora dalla produzione della serie tv, accettarono la richiesta di sponsorizzare la produzione con una propria vettura da far guidare a uno dei due personaggi.

 La casa automobilistica inglese aveva già costatato, con i film della serie James BOND, quanto successo d’immagine e vendite si poteva ricavare facendo mostrare un proprio mezzo sugli schermi dei cinema e delle televisioni.

 Il modello della DBS era “accompagnato” da un meccanico ufficiale per seguirlo passo-passo e assicurarne il corretto funzionamento.

 Questo gioiello, però, aveva un piccolo segreto che si nascondeva dentro alla carrozzeria verniciata in Bahama Yellow.

 All’apparenza del nuovo modello a otto cilindri, il motore installato era un 4.000 cc sei cilindri in linea di TADEK MAREK della DBS di generazione precedente (1).

 

Roger Moore, nel 2011, alla presentazione della raccolta dei 24 episodi in formato HD -. Blue Ray (networkdvd.net)

 

 Le riprese iniziarono nel 1970, quando la nuova DBS non era ancora disponibile, si decise quindi di scegliere una “vecchia” sei cilindri, e fu scelta proprio quella rarissima auto in Bahama Yellow, completata esteriormente con le piccole modifiche che la caratterizzavano come una vera V8.

 La vettura fu spostata dall’INGHILTERRA al PRINCIPATO DI MONACO facendola guidare da un certo Karl SEAGER (3), meccanico e autista che non era mai stato, in vita sua, nel principato monegasco e che non parlava francese. La vettura comunque giunse tutta intera alla meta e fu seguita dallo stesso SEAGER per tutto il periodo delle riprese. L’auto viaggiò diverse volte tra la FRANCIA e l’ITALIA al fine di realizzare le scene in esterno (2).

 Durante le riprese la vettura percorse 5.000 miglia, terminate le riprese degli esterni anche in varie città europee la DBS fu riconsegnata presso la sede di ASTON MARTIN e fu rivenduta poco tempo dopo, già nel corso del 1971, a un proprietario privato.

 La famosa targa “BS1” era di pura fantasia, quella reale era “PPP 6H”. In un episodio appare, per pochi attimi, quest’ultima (“The Gold Napoleon). La finta targa era fissata temporaneamente, in quanto che quando la vettura doveva circolare per le strade pubbliche non poteva risultare “BS1”. Probabilmente durante le riprese dell’episodio quella finta si staccò.

 

Le riprese davanti all’Hotel de Paris, per girare la scena furono necessarie oltre 3 ore di preparazione del set (copyright mitteleuropa.x10.mx)

 

L’hotel de Paris oggi, ancora vivo il glamour dei favolosi anni ’70 (copyright Federico Cavann@)

 

 La finta targa ha avuto due proprietari successivi: prima la famiglia BILLY SMART CIRCUS (famosa per un circo itinerante) e poi Bill SPENCE che vive alle ORKNEY ISLAND (2).

 In totale, la DBS di “ATTENTI A QUEI DUE” ha avuto cinque proprietari nel corso della sua vita, ed è sempre passata di mano per trattativa privata, senza mai entrare nei canali di concessionari o di aste.

 Nel 1994, dopo tre proprietari e aver macinato senza problemi di sorta oltre 70.000 miglia, la vettura iniziava ad avere bisogno di cure massicce e di certo costose.

 In quegli anni la serie tv non era certo in pieno ritorno sugli schermi e l’idea di produrre il film era quanto mai lontana.

 Il proprietario di allora, non potendo coprire le ingenti spese, preferì rivenderla. Il destino, però, riservò per “lei” un incontro fondamentale, quello con il quarto proprietario, che decise subito di affidare all’ASTON MARTIN stessa il suo restauro, e di riportarla nelle stesse identiche condizioni di quelle del suo esordio televisivo.

 Dal 1997 in poi la vettura fu manutenuta dalla stessa ASTON MARTIN permettendole di rimanere efficiente e con molte delle sue parti originali ancora montate (4).

 Nel 2013, a coronamento di un grande ritorno per i suoi ammiratori di ogni parte del mondo, la partecipazione al concorso di bellezza a VILLA D'ESTE; tutta la bellezza e la gloria conquistata con antichi fasti, è stata sancita tra decine di altre vetture di altissimo pregio e inestimabile valore storico (1).

 

Il bagagliaio della DBS è stato autografato dai due protagonisti

(networkdvd.net)

 

 Diversa sorte toccò alla FERRARI DINO 246 GT. Consegnata sul set monegasco nel 1970, prelevandola dalla produzione a MARANELLO, fu poi venduta a un privato al termine della produzione televisiva.

 Verso la metà degli anni ’90, in alcuni siti internet, era riportata la notizia che la vettura avesse avuto un incidente molto grave e che il suo proprietario l’avesse fatta demolire. Negli ultimi anni, invece, in altri siti era segnalata come ancora circolante ma di proprietà di un privato.

 La vettura, targata MO 221400, non è stata più vista in circolazione; forse è stata ritargata. Almeno la stampa e gli appassionati non hanno più avuto modo di vederla (infatti, non esistono fotografie o filmati di sorta che la ritraggono).

 Il primo proprietario fu un certo Giovanni CAVEDONI, residente a SASSUOLO (MODENA), che acquistò la FERRARI per il prezzo di 3.750.000 Lire.

 La vettura fu venduta da CAVEDONI, nel 1977, a Riccardo BRUNI il quale la pagò 2.000.000 di Lire.

 Nel 1979 la vettura cambiò per la terza volta proprietario spostandosi dalla TRIESTE di BRUNI alla soleggiata NAPOLI di Felice PIROZZI che stavolta acquista il prezioso veicolo per la somma di 7.000.000 di Lire (3).

 Da quel punto si perdono le tracce della FERRARI di WILDE (3).

 A proposito della FERRARI del multimiliardario Danny WILDE e di un dettaglio che caratterizzava il co-protagonista: i guanti, di vari modelli e colori, che Tony CURTIS indossava immancabilmente (2).

 La scelta di questo dettaglio fu presa in sede di scrittura dei copioni, con lo scopo di caratterizzare il personaggio di WILDE. Per anni, invece, si sostenne che CURTIS li avesse indossati per non mostrare la pelle non più giovane e persino MOORE, in alcune interviste, indicò che era una mania dell’attore americano quella d’indossarli, proprio per evitare il contatto con polvere e germi di sorta.

 

I due protagonisti in pausa durante le riprese (definitionmagazine.com)

 

 Alcuni siti internet hanno, nel corso degli anni, cercato e spesso identificato le diverse location che furono impiegate per la serie televisiva. La maggior parte di queste erano in INGHILTERRA e nel REGNO UNITO. Diverse però erano in FRANCIA e qualcuna anche nel sud della SPAGNA.

Le più affascinanti erano sicuramente quelle nel Principato di MONACO e in COSTA AZZURRA più precisamente a CANNES, ANTIBES, GOLFE JUAN e ovviamente NIZZA.

 Per coloro che avessero mai la possibilità di visitare MONTE CARLO, sarà d’obbligo farsi una foto davanti all’Hotel de PARIS e poi sostarsi a CAP FERRAT e CAP-D’AIL, tutti luoghi dove fu girato gran parte del primo episodio (“OUVERTURE – E’ stato un piacere conoscerti e picchiarti”). Un altro luogo, sempre legato al primo episodio, è A NIZZA dove facilmente potrete ritrovare l’uscita di servizio dell’aeroporto, proprio da dove ha inizio il loro entusiasmante inseguimento fino a MONTE CARLO.

 Poi CANNES con la sua CROISETTE, per magari concludere con una visita a ANTIBES e a JUAN LE PINS (location per l’episodio “POWERSWITCH – La ragazza che sapeva troppo”).

 Se avete qualche sterlina e siete a LONDRA, prendete un taxi chiedendo di portarvi all’indirizzo “15 Queen Anne’s Gate”: vi ritroverete davanti al portone del palazzo dove vive Lord SINCLAIR. La via fu scelta perché nella centralissima City e non lontano dal parlamento inglese; fu per lungo tempo abitata esclusivamente da nobili inglesi. Ancora oggi si è come nel 1970, per le riprese della serie.

 

 Quelle in ITALIA furono poche (solo ROMA e dintorni) e per la maggior parte utilizzate esclusivamente per riprese generiche o per gli spostamenti delle due vetture. Oggi è nota la poca simpatia tra la produzione inglese della serie e l’ITALIA nelle vesti della RAI (che arrivò persino, nel 1976, con la trasmissione di alcune puntate non trasmesse nel 1974, a togliere il brano di John BARRY dai titoli di coda per sostituirlo con una canzoncina funky pop cantata dai DESIRE il cui titolo era “Boogie Airlines”), tale da far decidere ai vertici della RAI stessa di non trasmettere una puntata colpevole di mostrare un’ITALIA con la Polizia incapace di qualsiasi cosa, mafia ovunque, nomi e luoghi grotteschi e dalla variegata popolazione alla “spaghetti e mandolino”.

 L’episodio non fu mai doppiato in lingua italiana e purtroppo i due doppiatori principali erano purtroppo venuti a mancare da tempo (Pino LOCCHI prestava la voce a Tony CURTIS mentre Cesare BARBETTI doppiava Roger MOORE).

 Per i più curiosi il titolo era “FIVE MILES TO MIDNIGHT”, tra gli interpreti vi era una già matura Joan COLLINS.

 A proposito, vi ricordate a chi ha prestato la voce il buon LOCCHI? Ecco, Bravi!” Proprio al Re degli agenti segretissimi…

 

Tony Hatch e Jackie Trent il giorno delle nozze nel 1967

(copyright British Pathé)

 

 E concludiamo con alcune note legate alla colonna sonora di “ATTENTI A QUEI DUE”. Ufficialmente non fu mai pubblicata e non fu mai accreditato il brano utilizzato per l’inseguimento tra i due attori lungo il percorso che collega da NIZZA a MONTE CARLO. Il brano, il cui titolo era “GOTTA GET AWAY”, fu scritto e cantato dal duo inglese Tony HATCH e Jackie TRENT.

 Il brano dei titoli di testa e di coda fu scritto e inciso da John BARRY. Ad oggi i titoli di testa della serie tv, sono ritenuti tra i più belli in assoluto nella storia della televisione.

 

 

 

1) Fabio Sciarra “Va all'asta la DBS di Attenti a quei due”, pubblicato su quattroruote.it (13/03/2014).

2) www.classicdriver.com

3) www.ferrarichat.com

4) astonmartins.com

5) http://avengerland.theavengers.tv/

 

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