NISE, Federico Cavann@ in Genova "work-shop" 2011

FERRARI 330 P4 Spider
TEST PER DAYTONA (1967)
Rielaborazione modello di serie BRUMM, scala 1/43.
Ottobre 1991.

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In quel freddo gennaio del 67
La data di presentazione e inizio prove della nuova FERRARI 330 P4.

 

 

Speciale FERRARI 330 P3 & P4

 

 

Quando la vidi per la prima volta a colori
In un numero di AUTO CAPITAL del settembre 1991, vidi per la prima volta la P4 a colori. Quel rosso incantò i miei occhi e ne rimasi affascinato.
Allora occupavo gran parte del mio tempo libero con modelli radiocomandati, sia elettrici sia con motore a scoppio.
Presso il negozio di modellismo, a cui mi rivolgevo per parti di ricambio e miscela, chiesi se era in produzione un modellino della vettura. Il negoziante mi mostrò una versione realizzata da BRUMM. Il costo era, se non sbaglio di 12.000 Lire. Potevo permettermi quel fuori programma.
Decisi di smontarla, riverniciarne la carrozzeria e provare una rielaborazione capace di emulare il vero modello visto in foto.
Non avendo materiale documentale e modellistico sufficiente per una rielaborazione più mirata, decisi di realizzare esattamente quella presentata nell'articolo di AUTO CAPITAL.

Sono sicuro che chi sta ora osservando le foto di questa pagina, avrà un mezzo sorriso quanto mai critico. Vero, tutto vero: il modello é intriso di difetti e di errori ma si deve tenere conto di quando é stato realizzato e la modestia dei mezzi allora a disposizione.
Le decal erano della FDS (Francesco De STASIO) mentre le uniche parti fotoincise presenti (i ganci di chiusura della parte posteriore della scocca) mi furono omaggiati da un modellista che a sua volta frequentava lo stesso negozio dove comprai il modello.

La verniciatura la realizzai con una semplice bomboletta a base nitro (con il famoso rosso "124 SPORT"), mentre il fondello della vettura lo lasciai con la sua vernice originale.
Le restanti parti le dipinsi con del nero HUMBROL e dell'argento della stessa marca.
La strumentazione del cruscotto la realizzai fotocopiando foto di cruscotti della BORLETTI (da pubblicità degli anni 60) in scala adatta al modello; poi ritagliata e incollata con colla vinilica (Federico SANTIN docet).

Molte parti le avrei potute sostituire con fotoincisioni ma allora non ero ancora in grado di dare seguito ad evoluzioni tipiche della rielaborazione dell'1/43. A distanza di oltre vent'anni il modello é ancora in buone condizioni. Unico segno del tempo, oltre la polvere, sono le screpolature delle decal sui lati. Ma restano come le rughe di una bella donna che, nonostante il tempo passi, resta sempre affascinante.

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