NISE, "work-shop" 2009 - 2020

Oberleutnant Siegfried BARTH

Luftwaffe Kampfgeschwader 51 (KG 51)

Battaglia di Inghilterra – Francia, 1940 - 1941

 

Figurino di produzione, scala 54mm

Febbraio 2020

Un volo folle

Barth, comandante di Jagdbombergeschwader 32, fu inizialmente rimosso dal suo comando dal Ministro della Difesa tedesco, Franz-Josef Strauß, per l'incidente dell'F-84 Thunderstreak avvenuto nel 1961.

Barth attraversò lo spazio aereo della Germania orientale a causa di un errore di navigazione, atterrando infine all'aeroporto di Berlino Tegel e sfuggendo a un gran numero di aerei da combattimento sovietici. L'incidente aereo avvenne in un momento storicamente difficile durante la guerra fredda, un mese dopo la costruzione del muro di Berlino.

Barth fu giudicato da un tribunale militare della Germania Ovest che lo prosciolse da qualsiasi colpa.

 

Arrivato tardi

Il Messerschmitt ME 262 soffrì di numerosi problemi di messa a punto che ne ritardarono l'entrata in servizio e i problemi tecnici, di cui soffriva, permisero di renderne operativo un numero di esemplari troppo limitato per poter influenzare le sorti della guerra aerea in Europa a cavallo tra il 1944 e il ’45. Tuttavia, a differenza degli aerei a reazione degli alleati, che furono usati limitatamente in servizio operativo e senza scontrarsi con i velivoli nemici, i Me 262 abbatterono oltre 700 aerei, tra bombardieri e caccia.

 

 

 

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Il pilota tedesco della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra fredda

Siegfried BARTH nacque nel 1916 ad Augusta, in Baviera e di certo non è stato uno dei più significativi piloti della LUFTWAFFE durante la Seconda Guerra Mondiale ma di certo tra i pochi che ebbe una seconda carriera militare nel dopoguerra.

 Entrò nella LUFTWAFFE nel 1936, fu addestrato come pilota ben prima della Seconda Guerra Mondiale e fu membro del KAMPFGESCHWADER 255 "EDELWEIß" (KG 255), in seguito rinominato KAMPFGESCHWADER 51 (KG 51) nel maggio del 1939.

 BARTH iniziò a combattere come pilota con il grado di Lieutenant (sottotenente) e le sue prime missioni di combattimento furono nella CAMPAGNA DI FRANCIA, partecipò alla battaglia di DUNKERQUE e fu decorato con la Croce di Ferro di Seconda classe nel luglio del 1940.

 Il KG 51 fu trasferito negli aeroporti di ÉTAMPES-MONDÉSIR e successivamente a PARIGI-ORLY in FRANCIA.

 Nella Battaglia di INGHILTERRA bombardò i porti britannici e le città di LONDRA, COVENTRY E PORTSMOUTH.

 Sempre nel ’41 fu promosso al grado Oberleutnant (tenente).

 In seguito all'operazione BARBAROSSA, l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica il 22 giugno 1941, volò nel settore meridionale del fronte orientale. Proprio nella CAMPAGNA DI RUSSIA fu ferito in azione il 25 giugno 1941 quando il suo JUNKERS JU 88 A-5 fu colpito da un fuoco antiaereo nelle vicinanze di DARACHOW.

 BARTH fu nominato Gruppenkommandeur (comandante di gruppo), nel febbraio del 1944, del IV/KG 51, che all'epoca aveva sede a HILDESHEIM.

 Qui era responsabile dell'addestramento tattico degli equipaggi sostitutivi.

 Pilotò praticamente qualsiasi tipo di aereo in uso nella LUFTWAFFE fino al famoso MESSERSCHMITT ME 262 il primo aereo militare multiruolo a reazione, bimotore turbogetto divenuto operativo durante le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale.

 Fu promosso Major (maggiore) nel maggio del ’44 e rimase in seno al KG 51 che fu ribattezzato IV/Ergänzungskampfgeschwader 1 (ECG 1).

 BARTH rimase in questa posizione fino al marzo del 45 prima di essere nominato Geschwaderkommodore (comandante di squadrone) del ECG 1 fino ad aprile del ‘45.

 

Foto di Barth con i gradi di capitano e al collo la Croce di ferro di 1a classe

(Copyright sconosciuto)

 

Il figurino

 Questo figurino fa parte di una scatola di montaggio composta da tre piloti tedeschi e prodotta da ICM in scala 1:32 (54 mm).

 

 

 Il soggetto, da me realizzato, è composto da sei parti anatomiche. Ad una prima occhiata, i pezzi stampati danno l’impressione di essere di ordinaria qualità, minore rispetto anche per il tipo di polistirene di cui sono fatti.

 Una volta staccati, occorre incidere nuovamente sia le parti in rilievo sia quelle in negativo come parte dei pantaloni e degli stivali tipici in dotazione ai piloti della LUFTWAFFE.

 Una volta che ho inciso nuovamente le singole parti, le ho rifinite con carta smeriglia da 600 e poi da 1000. Solo dopo questo lavoro di rifinitura ho incollato i vari pezzi.

 Vi è un difetto di stampa nel braccio sinistro, per questo motivo il polso non coincide perfettamente con la tasca sinistra del pantalone da cavallerizzo; per risolvere il problema mi è stato sufficiente usare dello stucco TAMIYA PUTTY che, una volta asciugato, ho modellato per riprodurre la parte mancante del polso.

 

 

 

 Le parti più difficili da rifinire, sottolineavo prima, sono i due stivali che hanno un rilievo molto basso; ragione per cui ho dovuto incidere nuovamente i vari dettagli e solo dopo questa operazione ho potuto incollare assieme le due gambe. Sconsiglio quindi di incollare e poi rifinire… ci diventate pazzi se tentate di farlo, credetemi!

 Le fibbie che servivano per chiudere il gambale al piede del pilota sono troppo piccole e poco incise. Le ho quindi rimosse e sostituite con altre fotoincise prodotte da BLACK DOG.

 

 

 La parte di cucitura della stoffa dei pantaloni con la parte in pelle interna l’ho incisa in profondità così che, in fase di pittura, mi rimanesse più facile avere la cucitura netta e ben evidente (orribile quando la dipinge e resta sbavata).

 Il torso e le braccia le ho ripulite aggiungendo una fondina più piccola e un porta bussola più corposo. La fondina è della DRAGON mentre la custodia della bussola è autocostruita ricavandola da un tondino di Plasticard.

 Il cinturone l’ho rifinito rendendo più ampi e profondi i fori per gli ardiglioni della fibbia.

 Ho rimosso la Croce di prima classe perché era troppo grande rispetto al soggetto e l’ho sostituita con una fotoincisa prodotta da ABER.

 La testa è di produzione VERLINDEN, scelta perché delle dimensioni prossime al 54 mm e perché il volto scolpito ricordata tantissimo quello di BARTH.

 

 Per la colorazione sono partito dagli stivali che ho dipinto con nero opaco a cui ho aggiunto del rosso carminio per le sfumature.

 Per i lacci accessori ho utilizzato del nero semilucido, piccolo trucco che permette di metterli in evidenza rispetto allo stivale più opaco.

 I pantaloni li ho dipinti con una miscela di nero più bianco con del blu celeste della MAIMERI.

 La parte interna dei pantaloni alla cavallerizza è dipinta con un color camoscio ottenibile con una base di marrone chiaro schiarita con del giallo ocra e del bianco.

 La giacca, il cinturone e la fondina della pistola sono parti dipinte con diverse tonalità di modo che il tutto non appaia monocromatico.

 Per il giaccone consiglio del marrone scuro schiarito con del rosso vermiglio, per il cinturone un marrone medio schiarito con giallo ocra e per la fondina un nero semilucido schiarito con marrone scuro e del colore ocra.

 

Riferimenti documentali

Maggiori info su Siegfried Barth le potete trovare tramite WIKIPEDIA.

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