NISE, "work-shop" 2009 - 2020

Caporale Audie Leon MURPHY

1° Battaglione del 15° Reggimento fanteria, Terza Divisione

Invasione della Sicilia, luglio 1943

 

Figurino di produzione, scala 50mm

Dicembre 2019

 

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Il più grande eroe americano della Seconda Guerra Mondiale

 Nel caldo luglio del 1943 vi fu l’avanzata dell’Esercito americano verso PALERMO. La Terza divisione del generale Lucien TRUSCOTT, a seguito delle disposizioni date dal generale George PATTON, percorse a ritmo frenetico un tratto di isola ancora sotto il controllo di truppe tedesche e italiane.

 Tra i tanti soldati che presero parte a questa avanzata vi era Audie Leon MURPHY (KINGSTON 20 giugno 1924 – BRUSH MOUNTAIN, 28 maggio 1971), un ragazzo minuto e smilzo figlio di un mezzadro del TEXAS e vissuto insieme ai suoi undici fratelli in una casa di appena quattro stanze.

 Il ragazzo aveva avuto un’adolescenza non facile, fatta di povertà e molte rinunce. Tanti lavori per sopravvivere e poi, con lo scoppio della guerra, la decisione di arruolarsi in fanteria.

 Essendo di piccola taglia e magro come un chiodo, i commilitoni del suo reparto lo avevano soprannominato “Baby”; in seguito avrebbe dimostrato che quel soprannome ben poco si legava al suo carattere di duro texano.

 Abituato a dare la caccia a scoiattoli e selvaggina varia, MURPHY era un ottimo tiratore e un fiuto eccezionale al punto di riuscire a capire se in zona vi fossero Tedeschi grazie all’odore delle sigarette da loro fumate.

 MURPHY si rivelò un soldato dalla mira infallibile e dalle grandi capacità di comando.

 Partecipò a 27 battaglie, combattendo dalla SICILIA fino al conflitto in GERMANIA, sempre con affianco il fucile M1 GARAND.

 Terminò la sua carriera con il grado ufficiale di maggiore, ciò a dare credito e conferma alle sue doti di combattente a tutto tondo.

 Fu il soldato americano più decorato di tutta la Seconda Guerra Mondiale e ancora oggi è ricordato come un vero eroe dai suoi connazionali.

 Tra le numerose decorazioni ricevute, bene ricordare che fu insignito della Medal of Honor, della Silver Star e della Purple Heart.

 

Audie Leon Murphy (https://it.wikipedia.org/wiki/Audie_Murphy).

 

 Terminata la guerra, MURPHY ebbe una seconda carriera nel mondo del cinema dove interpretò sé stesso nel film “Dall’inferno e ritorno” del 1955.

 Fu protagonista di 77 pellicole, nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’60. La maggior parte delle interpretazioni fu in film bellici ma non mancarono le partecipazioni a ben 33 film western.

 Oltre al film “Dall’inferno e ritorno”, la sua interpretazione migliore la diede nel film “Un americano tranquillo” (1958), film girato sotto la regia di Joseph L. MANKIEWICZ.

 Fece anche televisione, interpretando la serie televisiva “Whispering Smith” del 1961, serie televisiva che non ebbe il seguito sperato dalla produzione.

 Terminato il periodo cinematografico, MURPHY tentò nel mondo degli affari una sua terza carriera ma questa volta con scarso successo.

 Murphy morì in un incidente aereo, precipitando con il suo velivolo da turismo nella regione di BRUSH MOUNTAIN, in VIRGINIA, di ritorno da un viaggio d'affari

 Per i suoi meriti di pluridecorato fu sepolto con solenni funerali nel cimitero nazionale di ARLINGTON. La sua tomba è ancora oggi la più visitata dopo quella del presidente John F. KENNEDY. Il suo nome è iscritto fra quello delle celebrità della HOLLYWOOD WALK OF FAME.

 

Audie Murphy in veste di attore nel film del 1955 “All’inferno e ritorno”, come nella sua carriera militare anche nella pellicola fu equipaggiato del mitico calibro 30 Garand.

 

Il figurino

 Per rappresentare il nostro eroe, ho utilizzato un soggetto prodotto da NEW WORLD” a cui ho sostituito la testa con una vecchia produzione HORNET.

 Il fucile GARAND è di produzione DRAGON. Il bidone, manco a dirlo, è TAMIYA.

 

 

 Il soggetto non è di difficile montaggio, vi sono solo le due braccia e la testa, ma la colorazione è un po' complicata a causa della particolare postura.

 Il difficile nella colorazione della giacca M1941 è dato dal braccio sinistro che poggia sulla corrispondente coscia. È stato importante dipingerlo senza creare una “fusione” tra questo e la coscia, cioè lasciare quella sottile linea che crea l’ombra naturale tra le due parti.

 Il colore quindi l’ho diluito molto facendo molta attenzione a evitare che saturasse lo spazio su cui appoggiava. Se osservate la foto qui sopra, la riga nera tra le due parti, è pura ombra e non colore nero o scuro.

 Altro dettaglio complesso da dipingere è stata la mano destra, la quale appoggia totalmente su una cartucciera. Qui prima ho dato una base di colore marrone medio, poi ho dipinto la cartucciera e infine la mano.

 Di certo, per questo dettaglio, mi permetto di consigliare l’uso di un pennello triplo zero di ottima qualità; un WINSOR & NEWTON serie 7 che offre il giusto compromesso di flessibilità e rigidità delle setole.

 Rifacendomi ad alcune foto pubblicate su varie riviste di uniformi, ho lavorato sulla miscela dei colori utilizzati per la giacca e quelli per i pantaloni.

 Lo scopo era di dare due tonalità differenti dato il fatto che giacca e pantalone non erano, allora, prodotti contemporaneamente usando quindi lo stesso filato con il medesimo colore.

 Per la giacca ho utilizzato una base di verde a cui ho aggiunto del color sabbia e del bianco per le luci.

 Per i pantaloni (M1937) la medesima base di verde ma con l’aggiunta di un marrone scuro e schiarendo il tutto solo con color sabbia e senza l’uso del bianco.

 

Riferimenti documentali

Rick ATKINSON “IL GIORNO DELLA BATTAGLIA”, Ed. MONDADORI 2008.

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